Dopo qualche decennio di consulenze più o meno importanti e più o meno gratificanti e cinque complicati anni nel mondo delle agenzie di comunicazione milanesi, oggi ho incontrato un’azienda realmente differente, nata grazie alla genialità e al notevole livello di evoluzione umana di due fratelli valtellinesi, Francesco e Michele Mondora.
Questo per me è stato un vero e proprio cambio di paradigma nell’approccio al lavoro. A partire dalla possibilità di lavorare da remoto, che rende Mondora una delle rare aziende italiane realmente emancipate dal retaggio del fordismo, passando per il self-management (Mondora è una teal corporation) e la profonda attenzione all’etica (Mondora è una benefit corporation), che si sostanzia sia nello sforzo continuo di rappresentare un cambiamento nella società sia nell’attenzione alla crescita umana e professionale delle persone.
L’inizio è stato traumatico: non ero abituato. La verità, infatti, è che non siamo abituati ad essere trattati come esseri umani.
All’interno delle organizzazioni disfunzionali, l’approccio command-and-control genera un sistema autopoietico: il manager agisce un modello comportamentale repressivo e il dipendente restituisce al manager esattamente ciò che egli chiede: se tratti un uomo come un bambino, lui si comporterà come tale. Quando siamo immersi in questo sistema, che contribuiamo a generare, ci dimentichiamo di essere umani e diventiamo un asset, al pari di una sedia o una scrivania, oppure un manager impettito, perso nell’illusione del controllo.
Quando il livello di consapevolezza è così basso, quindi, il lato oscuro della forza siamo noi, ché dimentichiamo la nostra umanità. Dimentichiamo che abbiamo il diritto di essere diversi, più o meno intelligenti, più o meno veloci, più o meno competenti, e di essere rispettati nella nostra unicità, il diritto di crescere umanamente e di essere tutelati psicologicamente, di scegliere quando è necessario fare una pausa o quando prendere le ferie, di conoscere la visione e lo scopo dell’azienda, di partecipare al processo di innovazione aziendale, di essere ascoltati e inclusi nei processi decisionali, di essere, perché no, felici.
Se tutto ciò ti sembra impossibile, probabilmente stai lavorando per un’azienda disfunzionale.
Un commento su “Il lato oscuro della forza siamo noi, se dimentichiamo di essere umani”
Chiaro e totalmente condivisibile. Purtroppo nella maggior parte dei casi ti vogliono solo trattare come un bambino.